memorie

Memorie – Guglielmo Chiarini

Macchie Urbane – Via Guglielmo Chiarini.

Radio Wombat e NextEmerson – 25 aprile 2021.
Registrazione live durante la passeggiata di toponomastica resistente.

Guglielmo Chiarini. Anche lui aviatore fascista morto in guerra in Africa nel 1941 durante gli scontri con l’aereonautica inglese a Benina in Libia. Fece parte dei “Falchi delle Baleari”, cioè l’aviazione legionaria italiana di stanza a Maiorca a metà degli anni ’30. Resa tristemente nota per i devastanti e spietati bombardamenti di Barcellona e Guernica durante la rivoluzione spagnola. Nel 2021 a Firenze non ci siamo affatto liberati del nostro orrendo passato coloniale e abbiamo ancora una strada dedicata a lui.

Memorie – Antonio Locatelli

Via Antonio Locatelli.

Radio Wombat e NextEmerson – 25 aprile 2021.
Registrazione live durante la passeggiata di toponomastica resistente.

L’aviatore Antonio Locatelli fu sostenitore attivo del fascismo dai suoi albori, deputato in parlamento dal 1924 al 1928, si arruolò volontario e mori durante la Guerra d’Etiopia ucciso da guerriglieri abissini a Lechemti nel 1936. Dopo la prima guerra mondiale partecipò a diverse spedizioni propagandistiche del Fascio che lo resero relativamente poco famoso in vita, ma assolutamente perfetto da celebrare come martire crociato del colonialismo italiano. Nel 2021 a Firenze non ci siamo affatto liberati del nostro orrendo passato coloniale e abbiamo ancora una strada dedicata a lui.

Memorie – Via Reginaldo Giuliani

Macchie Urbane – Via Reginaldo Giuliani

Radio Wombat e NextEmerson – 25 aprile 2021
Registrazione live durante la passeggiata di toponomastica resistente

Reginaldo Giuliani fu un prete domenicano. Fin dalla prima giovinezza si contraddistinse per le posizioni fortemente reazionarie: si schierò attivamente contro le rivolte operaie delle fabbriche a Torino, dove nacque e si formò, partecipò alla spedizione di Fiume, fu entusiasta aderente ai Fasci di Combattimento nel 1919 e attivo promotore dello squadrismo con le Fiamme Bianche. Venne soprannominato già in vita “il cappellano delle camicie nere”. Giuliani fu ucciso dalla resistenza locale nella battaglia di passo Uarieu durante la Guerra coloniale d’Etiopia. In quella campagna l’esercito Italiano si macchiò di atrocità condannate già al tempo, ma benedette da Giuliani. Il suo nome iniziò a ritrovarsi nella toponomastica di moltissime città italiane sul finire degli anni ‘30. Fu estirpato repentinamente nel dopo guerra da città come Torino, in cui il ricordo del personaggio era più vivido, mentre in altre, come appunto la nostra, Roma o Milano lo ritroviamo ancora oggi. Nel 2021 a Firenze non ci siamo affatto liberati del nostro orrendo passato coloniale e abbiamo ancora una strada dedicata a lui.